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Il mattatore (1960)

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Il mattatore (1960)



Regia/Director: Dino Risi
Sceneggiatura/Screenplay: Sandro Continenza, Ruggero Maccari, Ettore Scola
Interpreti/Actors: Vittorio Gassman (Gerardo Latini, detto "l'artista"), Dorian Gray (Elena), Anna Maria Ferrero (Annalisa, moglie di Cerardo), Peppino De Filippo (De Rosa, detto "Chinotto"), Mario Carotenuto (Lallo Cortina), Alberto Bonucci ("Gloria Patri"), Fosco Giachetti (generale Mesci), Luigi Pavese (Adolfo Rebuschini), Mario Scaccia (un gioielliere), Fanfulla (sor Augusto), Armando Bandini (ragioniere), Erminio Spalla (detenuto), Nando Bruno (proprietario ristorante), Linda Sini (moglie di Chinotto), Aldo Bufi Landi (truffatore, complice di Gerardo), Mimmo Poli (cuoco), Ignazio Leone (avventore trattoria), Walter Santesso (fotografo), Gianni Baghino (Cesare), Enzo Petito (cavalier Pizzolato), Enzo Cerusico (Benito, figlio di Mesci), Vincenzo Talarico (spettatore al varietà), Piera Arico, Enrico Glori, Salvatore Cafiero, Mario Frera, Armando Annuale, Dina De Santis, Andrea Petricca, Pierugo Gragnani, Luisa Bixio
Fotografia/Photography: Massimo Dallamano
Musica/Music: Pippo Barzizza
Costumi/Costume Design: Marisa D'Andrea, Romolo Martino
Scene/Scene Design: Giorgio Giovannini
Montaggio/Editing: Eraldo Judiconi [Eraldo Da Roma]
Suono/Sound: Umberto Picistrelli, Mario Amari
Produzione/Production: Cei-Incom, S.G.C. - Società Generale Cinematografica, Maxima Film - Compagnia Cinematografica
Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali
censura: 31179 del 03-02-1960
Altri titoli: Love and Larceny, Love and Larceny, Der Meistergauner
Trama: Gerardo Latini, un tranquillo impiegato, felicemente coniugato e pantofolaio, smaschera un imbroglioncello, introdottosi abilmente in casa sua, che tenta di truffarlo con la vendita di un candeliere d'argento. Ma anziché farlo arrestare, Gerardo ride e, assumendo l'aria del maestro che catechizza l'allievo, gli racconta la propria vita. Da giovane faceva l'attore di varietà, ma con scarso successo. Quell'esperienza, tuttavia, non è stata inutile: ha imparato ad interpretare i personaggi più vari, e ciò gli è servito molto in seguito. Un giorno ha infatti incontrato De Rosa, detto Chinotto, un abile truffatore, ed ha deciso di mettersi con lui per intraprendere un'altra carriera, compiendo poi delle truffe eccezionali: ha imbrogliato infatti alti ufficiali, gioiellieri, giornalisti, e così via. La sua abilità nell'impersonare personaggi ogni volta diversi per raggirare le sue vittime gli è valso il soprannome di Artista. A contrastare la sua "carriera" c'ha provato Annalisa, conosciuta sulle scene del varietà, all'epoca fidanzata di Gerardo ed ora sua moglie, che s'era illusa di sposarlo e di ricondurlo sulla retta via. All'opera di redenzione ha dovuto rinunciare, ma non ha rinunciato a sposarlo. Anzi, per strapparlo ad Elena, la complice di Gerardo, Annalisa si è addirittura piegata ad aiutarlo lei stessa nelle sue imprese disoneste. E in una truffa del matrimonio, Annalisa con un abile messa in scena lo ha amorosamente truffato, facendosi sposare sul serio da un vero prete. Gerardo conclude ridendo alla presenza di sua moglie che non bisogna mi fidarsi delle donne, né degli amici. Ma ecco il colpo di scena: l'uomo, che ha ascoltato attentamente tutto il racconto del passato malavitoso di Gerardo, si rivela essere un commissario di polizia e lo arresta. Ma quando Gerardo entra nella macchina del commissario, alla guida trova Chinotto, e il presunto commissario è un complice: tutto un trucco per riprendere la vecchia vita, evadendo dalla prigione dorata del matrimonio.

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